Alpe di Villandro, dove vivere un’esperienza alla Reihold Messner a un passo dal Dolomiti Superski

L’Alpe di Villandro, in Val d’Isarco e a pochi chilometri da Bressanone, è il posto giusto per ricaricarsi con calma, un vero e proprio paradiso delle racchette da neve ancora tutto da scoprire.
L’inverno è la stagione ideale per scoprire una montagna diversa, non solo discese mozzafiato e après ski, ma anche luoghi dove potersi immergere nella natura per poter staccare finalmente la spina e ricaricarsi per qualche ora o, meglio ancora, per qualche giorno.
Una realtà fatta di bellezza, natura e pace, di neve candida e di paesaggi incontaminati, dei colori rosati dell’alba e di notti stellate e, infine, di canzoni della tradizione e di cioccolata calda o, per chi preferisce, di un goccio di grappa. La montagna quindi i versione “lenta”, slow come ormai si è abituati ad etichettare una certa tipologia di esperienze, dalle degustazioni enogastronomiche a un vero e proprio stile di vita.
L’Alpe di Villandro ha sposato la filosofia slow.
Inutile fare concorrenza al super comprensorio del Dolomiti Superski raggiungibile, in ogni caso, in mezz’ora di macchina. Molto meglio proporre un’offerta turistica diversa, fatta di escursioni nella natura, esperienze alternative in quota e proposte enogastronomiche itineranti, in grado di valorizzare un paesaggio davvero unico. Una montagna quindi senza impianti di risalita, senza mezzi motorizzati e, soprattutto, senza orde di turisti della domenica soliti a invadere, schiamazzando, piste e rifugi.
L’Alpe di Villandro è un luogo da assaporare in silenzio, con lentezza e serenità. Ecco quindi che pascoli e boschi si trasformano, con la neve, in tracciati ideali, da percorrere con le ciaspole o, in mancanza di grandi nevicate, anche solo con scarponi da montagna.
Vie della neve dove ammirare stupiti le luci e i colori dell’inverno e cercare di sorprendere gli animali nel loro habitat, immersi nel silenzio e circondati dal versante occidentale delle Dolomiti dominato dal gruppo delle Ogle e dal Sassolungo. L’intera valle per di più offre una fitta rete di rifugi, a breve distanza l’uno dall’altro, dove riscaldarsi, sostare e concedersi una pausa ristoratrice con l’allettante proposta enogastronomica del Sud Tirolo: per una cioccolata calda o una birra e una fetta gigantesca di strudel non si spendono più di 7 euro. Già tutto questo potrebbe fornire una valida scusa per mettersi in macchina e risalire da Villandro verso prime baite per poi dedicarsi alla scoperta del territorio e a un goloso giro delle malghe.
Cosa fare a Villandro
C’è tuttavia una ragione in più per tenere d’occhio questo gioiello naturalistico ai più ancora sconosciuto: solo qui infatti è possibile provare l’ebrezza di vivere una giornata alla Reinhold Messner (non a caso originario proprio di queste zone, di Bressanone) in totale sicurezza.
A duemila metri, al Biwak Camp Villandro sull’Alpe di Villandro, è stato infatti allestito un vero bivacco con attrezzature da alta quota dove è possibile dormire in tenda e addormentarsi alla luce delle stelle e con il solo rumore del vento. L’alba in tenda a 2mila metri è di quelle che non si dimenticano. E non si tratta di un’esperienza destinata solo agli sportivi.
Anzi. L’idea è proprio quella di offrire un’avventura in completa sicurezza a tutti quelli che, almeno una volta nella vita, hanno sognato l’ascesa dell’Himalaya o anche del Monte Bianco. Il bivacco infatti è stato allestito a pochi metri dal rifugio Stöfflhütte dove un letto caldo attende chi non dovesse, alla fine, sentirsela di dormire nella neve incontaminata, anche se poi il freddo una volta in tenda non si avverte … il più è trovare il coraggio di uscire dal caldo rifugio Stöfflhütte per dirigersi, racchette da neve ai piedi, al camp. In ogni caso, per i meno avventurosi, il rifugio offre camere confortevoli e con vista mozzafiato sulle cime dolomitiche a partire da 37 euro a testa, inclusa la colazione.
Non solo. Il rifugio Stöfflhütte richiama, soprattutto nei fine settimana, molti locali. Può capitare quindi, a cena, di essere coinvolti in una festa, di essere invitati a degustazioni di grappe o di trovarsi a cantare con Sepp Messner, un cantautore che è una vera e propria icona della valle. Il camp è assistito 24 ore su 24 da esperte guide sciistiche ed escursionistiche ed è prenotabile, a 130 euro a notte (compresa assistenza ed escursioni guidate, cena e colazione in rifugio, oltre alla possibilità di optare, anche all’ultimo minuto, per un letto in rifugio), presso l’Associazione Turistica Chiusa, Barbiano, Velturno e Villandro (per info, telefonare allo 0472 847 424). La base di partenza è generalmente fissata per tutti i partecipanti al camp o comunque per le escursioni che vedono l’Alpe come protagonista, presso la baita
Gasser Hütte a quota 1744 metri e a pochi chilometri da Villandro. Da qui, a seconda della propria preparazione fisica, ci si addentra per i sentieri invernali e i tracciati costellati da baite, malghe e rifugi: la malga Mair in Plun ad esempio e da lì fino al rifugio Sella dei Sentieri – Gasteiger Sattel, fino al rifugio Oberes Horn, a quasi 2300 metri.
Da non perdere poi una passeggiata con le ciaspole nella avvolgente luce del tramonto, saprà regalare emozioni indimenticabili. Il paesaggio e le delizie proposte dai rifugi sapranno ripagare ogni fatica. Ma in ogni caso, per chi allo sport preferisse la ricerca del gusto tra gli alpeggi dell’Alpe, l’Unione degli albergatori e pubblici esercenti dell’Alto Adige con il sostegno dell’Associazione Turistica di Chiusa, Barbiano, Velturno e Villadro ha pensato a una serie appuntamenti dedicati interamente all’“AlpsCulinaria”.
Per 35 euro a persona, guida alpina compresa, si va di malga in malga al motto di “vino e piacere”: aria fresca, degustazioni guidate e relax nel cuore della natura. I prossimi appuntamenti sono a Villandro il 18 febbraio e a Funes il 25 febbraio. Per quanto riguarda l’appuntamento di Villandro è di quelli di puro piacere: un’ora di tragitto e 104 metri di dislivello In quest’arco di tempo sono previste quattro tappe: al Gasserhutte si inizia con un primo giro di vini bianchi, poi alla baita Rinderplatz segue uno spintono di montagna accompagnato dal vino della Val d’Isarco, alla Malga Mair In Plun una degustazione di vini con sommelier e formaggio altoatesino e infine, al termine di questo percorso delle meraviglie, si chiude in bellezza al rifugio Gasser con un dolce di montagna.
Leggermente più impegnativo Snow & Wine previsto a Funes per cui si prevede un tempo di percorrenza di un’ora e mezza e un dislivello di 400 metri. La partenza con la guida è fissata alle 9.30 dal parcheggio di Zannes, poi il primo aperitivo con vini bianchi della Valle è al Zanser Schwaige, seguito da una degustazione di vini bianchi della Valle alla Malga Kaserill, a una specialità del Villnosser Brillenschaf con altri vini bianchi alla malga Gampen e, dopo una discesa in slittino, dai dolci tradizionali proposti al ristornate Treffenpunkt Zans con altri vini bianchi della Valle.
L’idea in più:
Un’idea in più per chi volesse organizzarsi un fine settimana in questo paradiso naturale, è quella poi di concedersi un giorno a Plose, a sei chilometri da Bressanone da cui, per chi non guida, partono con regolarità navette verso l’area sciistica. La risalita a 2562 metri di altezza vale il viaggio. Da qui infatti si apre un panorama a 360° sulle Dolomiti a Sue e sulle Alpi a nord. Non solo.
Plose infatti offre un comprensorio con una rete di 43 km di discese di ogni livello di difficoltà (tra cui la Trametsch, una rossa quasi nera considerata con i suoi 9 km di lunghezza la regina delle discese dell’Alto Adige) e 10 impianti di risalita moderni e rapidi. Il comprensorio, nonostante sia parte del Dolomiti SuperSki e che sia tutt’altro che economici (45euro il giornaliero in alta stagione), è ancora fortunatamente poco battuto e può costituire paradiso per tutti gli amanti della discesa, della buona tavola, ma non delle code.
Come arrivare a Plose
Un buon indirizzo per arrivare e ripartire da Villandro è il Grandpanorama Hotel StephansHof che propone, a 130 euro pensione completa, camere spaziose, una cucina tradizionale e non estremamente curata e un centro benessere dove trascorrere ore di puro piacere.
Dove dormire a Villandro
Rifugio Stöfflhütte famiglia Pichler: 0472 855096, info@stoefflhuette.it; camera e colazione: 37 euro
Grandpanorama Hotel StephansHof: (Santo Stefano, 12, Villandro – 0472 843150; http://www.stephanshof.com), camere con colazione a partire da 90 euro. E soprattutto un centro benessere dove trascorrere ore di puro piacere
Informazioni
Associazione turistica Chiusa, Barbiano, Velturno e Villandro Piazza Mercato, 1 – Chiusa. Telefono: 0472 847 424
Barbara

La Chizzo
Sono io, Barbara: una vita a colori e un mix and match di contrasti ai quali non saprei rinunciare!
Un lavoro nel mondo frenetico del digital, fatto di strette di mano e vita mondana, e una casa immersa nella natura e nella pace da condividere con le persone che amo, la mia famiglia. Qui troverai maggiori informazioni su di me