C’era una volta….ovvero una riflessione per accrescere la propria autostima

C’era una volta: incominciano sempre in questo modo le favole che si raccontano ai bambini. Se pensiamo a Cenerentola o Biancaneve o La Bella Addormentata nel Bosco queste favole ci propongono la figura della protagonista come una giovane che si trova in una situazione se non di pericolo, almeno faticosa, in cui sempre, grazie all’intervento di un fatto esterno, riesce ad uscire dalla situazione.
Da piccole eravamo incantate da queste favole e spesso ce le facevamo raccontare moltissime volte oppure guardavamo la cassetta in continuazione.
Non nego il fascino di Cenerentola né l’immaginario che questi racconti fanno nascere in noi ma oggi voglio porre l’accento su un aspetto che a volte non raccogliamo: i testi ci propongono la figura della protagonista come una ragazza bella, ma mite che accetta il suo ruolo di figura passiva ed a volte incapace, fino a quando non arriva il Principe che da uomo forte e coraggioso la salva dalla situazione sfortunata e poi la sposa.
Insomma le favole hanno relegato da sempre la donna in ruolo secondario o comunque ne propongono stereotipi di donne passive, unicamente occupate alla propria bellezza, incapaci, mentre lo stereotipo delle figure maschili è quello di proporre uomini attivi, forti, leali ed intelligenti.
Portando questa riflessione alla vita di tutti i giorni voglio proporvi una riflessione sulla condizione di inferiorità in cui noi donne ci sentiamo spesso in molte occasioni. Non voglio certo affermare che la causa sia da ascrivere totalmente alle favole della nostra tradizione, ma sicuramente quello che ci viene raccontato da bambine ha avuto la sua influenza nella nostra crescita. Tutto ciò infatti spinge la donna adulta a porsi, sia nei momenti di vita privata sia lavorativa, come in secondo piano o a sentirsi in una situazione di inferiorità riproponendo così lo stereotipo di Cenerentola.
Da qui vi invito un attimo a soffermarvi ed a pensare: Quando vi siete sentite o vi siete comportate in una situazione di inferiorità? Cosa avete fatto? Cosa avete provato? Vi siete sentite messe in secondo piano?
Se avete risposto di sì vi esorto a scoprire ”La Principessa che c’è in te” in modo che la prossima volta che vi trovate nella medesima situazione possiate essere padrone degli strumenti utili e non vi sentite la Cenerentola della situazione.
Quindi: come fare?
Prendete un bel quaderno, o un semplice foglio, e scrivete nel dettaglio un momento della vita in cui vi siete sentite o vi siete comportate secondo la sindrome di Cenerentola.
Successivamente:
Riscrivere la stessa situazione ma con un finale diverso: cosa avreste fatto o avreste voluto fare per sentirvi delle Principesse.
Ripsondete ora a queste domande (sempre sul vostro quaderno)
- Come vi sentite?
- Cosa avete fatto di diverso?
- Avreste voglia ora di comportarvi in modo diverso?
- Vi regala gioia sentirvi Principesse?
L’obiettivo di questo esercizio è analizzare in voi stesse l’effetto positivo che vi regala verificare che Cenerentola può diventare una Principessa che è in grado di agire da sola.
Volete “esercitarvi” ancora in questi esercizi?
Allora, sempre carta e penna e:
Esercizio N.1
- Elencate dieci situazioni in cui vi sapete o pensate di comportarvi da Cenerentola (nel lavoro, nella vita privata, nella vita familiare o sociale) e sceglietene tre in cui volete cambiare il finale. Scrivete quindi il nuovo finale.
- Pianificate ora in una fase temporale di 6 mesi, in cui scrivete“Entro il…la prossima volta che mi trovo nella situazione….., invece di comportarmi da Cenerentola faccio la Principessa”
Esercizio N.2
- Prendete giornali, libri e riviste e le immagini che vi piacciono che trovate in casa oppure, se siete appassionate, fate delle fotografie girando per la città.
- Poi prendete un cartoncino e incollatevi tutte le immagini, i colori, le situazioni che vi piacciono ed in cui vi potete riconoscere: diventa il vostro mood board di riferimento, da appendere nel vostro armadio in casa, nell’armadietto in ufficio o…dove meglio preferite.
- Ogni volta che siete in difficoltà, aprite l’anta e guardate il vostro board: è “lui” che siete ed in cui vi riconoscete e non la Cenerentola di pochi minuti prima.
Vi lascio in ultimo con due libri che mi hanno ispirato questo post:
- Elena Gianini Belotti – Dalla parte delle bambine – Feltrinelli
- Maureen Murdock – Il viaggio dell’Eroina – Dino Audino Edizioni
Daniela Pellegrini

La redazione
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