In barca a vela con il tuo cane si può. Ecco 6 cose da sapere.

Quanti di voi vorrebbero provare un’esperienza in barca a vela ma credono di non poterlo fare perché hanno un cane?
Partiamo dal concetto base che per il tuo cane tu sei il capo branco. Per cui l’esempio, la determinazione e l’affetto (come per un figlio d’altronde) sono gli aspetti fondamentali per far diventare il nostro amico a quattro zampe, un fedele compagno di vita. E sul concetto di fedeltà, non ci soffermiamo a fare paragoni. Si aprirebbe una voragine esistenziale.
Chi decide di vivere un’esperienza in barca dunque, sappia che il fedele compagno vi seguirà, basta che si tenga presente di alcune cose, sia per la salvaguardia della sua salute (prima di tutto) che del benessere vostro e/o di chi condivide con voi la vacanza. Vediamo quali.
1. Domandare è lecito, rispondere è cortesia
Come vuole la buona educazione, domandiamo a chi ci ospita a bordo se gli animali sono ben accetti. Non tutti hanno questa sensibilità e se ce l’hanno, può essere non gradiscano la loro presenza a bordo per vari motivi. Rispettiamoli.
Nel caso invece li accettino (ce ne sono molti fidatevi), via libera dunque alla fantasia, ricordandoci che i nostri amici pelosi hanno le loro esigenze. Ovviamente diamo per assodato che anche i vostri compagni di viaggio umani, la pensino come voi.
2. Uno, due, tre: prova
Avete notato se il vostro cane soffre il mal d’auto? Beh, può essere soffra anche la barca. Ma non è detto. Magari facciamoci consigliare dal veterinario e predisponiamo il nostro kit “si sa mai” per lui e per noi ovviamente. Ognuno ha le sue esigenze in fondo.
I cani comunque amano le sorprese, le cose inaspettate, vogliono giocare e condividere esperienze semplici e divertenti con la propria “famiglia”. Mi verrebbe da dire proprio come con i figli. Ma teniamo l’attenzione sui nostri amici, che nella catena dell’affetto devono comunque rimanere sempre dove la natura che ci ospita ha previsto siano.
Quindi prima di affrontare una vacanza di più giorni (così come lo consiglio a chi non ha animali al seguito – parlo di cani in questo caso), cominciate con una giornata.
C’è bisogno di farlo ambientare, farlo sentire al sicuro. Deve capire dove si trova e cosa o come affrontare questa nuova esperienza. Ha solo bisogno di sentirsi al sicuro, tutto qui, di poter contare sulla vostra costante presenza e sulla vostra sicurezza in tutto questo. Dopo tutto siete il capo branco, per cui se è ok per voi, lo sarà per loro. Sempre che sia così anche a casa. Altrimenti ci saranno molto probabilmente dei problemi.
E la passerella per salire a bordo? Beh, è un problema per gli umani, figuriamoci per loro. Quindi la prova prevede anche questo, magari facendo diventare questo “esercizio” un vero e proprio gioco, al termine del quale verrà premiato magari con una crocchetta o ciò che ritenete possa gratificarlo.
In America sta prendendo talmente piede l’idea del “dog on board” che sono nati veri e propri corsi di addestramento per cani “da barca”. Beh, niente di strano in effetti. Anche noi in fondo facciamo lo stesso.
3. Ma che razza di figura mi fai fare?
Ci sono alcune razze più predisposte ed altre meno. I golden retriver, i labrador, gli alani, i terranova sono di solito quelli più istintivamente attratti dall’acqua. Taglie effettivamente come dire, ingombranti. Quindi valutiamo questo anche in funzione della “taglia” della barca. Gli spazi sono quelli che sono, per cui pensiamo che anche il nostro cane avrà bisogno dei suoi.
Quelli di taglia piccola ovviamente sono i benvenuti e più adeguabili ma gli esperti consigliano di capire che tipo di attitudine hanno nei confronti dell’acqua, prima di decidere di portarseli a bordo di una barca. Dipende molto dal carattere ovviamente. E’ importante conoscerlo bene per capire se a bordo sarà disciplinato e ubbidiente (se lo è a casa, lo sarà anche in barca), per evitare quindi che danneggi qualcosa mordicchiando cime o altri oggetti. In fondo ciò che fanno, rispecchia esattamente ciò che insegna il loro padrone. Per cui può essere che la “figura” la facciamo noi, non loro.
4. Tutti hanno bisogno dei loro spazi
Il problema toilette, soprattutto per le donne, è un tema scottante. Dico donne perché molto spesso sono le più discrete. Non che siano di meno gli uomini ma di solito, questi si fanno meno problemi. Comunque il tema rimane un argomento “ingombrante” e da gestire.
Sì dai, avete capito di che parlo. Odori, rumori, quelle cose lì insomma. Come se fossero cose che nessuno fa. Beh, se si mangiasse sano, questo problema ovviamente non ci sarebbe 😉 No?
Ma a parte noi che abbiamo le nostre fisse, anche il nostro amico ha le sue. Per cui è bene prevedere un angolo “prato” dove si abitui a fare quello che deve, senza essere obbligato ad aspettare di scendere a terra, soprattutto se non si può accostare in una piazzola dell’autostrada come fossimo in un camper o con la macchina.
Ecco appunto, il programma. Saranno da prevedere molte più soste ovviamente, per permettergli dunque di “liberarsi” quanto più possibile dei suoi pesi esistenziali.
Attrezziamoci ovviamente con tutto ciò che serve per tenere tutto pulito e sotto controllo la situazione. Ricordiamoci che siamo “in casa d’altri” anche se abbiamo pagato un noleggio. Si chiama educazione.
5. Godiamoci sta vita da cani
Parola d’ordine: abbronziamoci. C’è un sole pazzesco, il cielo terso e nemmeno una nuvola all’orizzonte. Una leggera brezza che accarezza il mare, sufficiente per muoversi quel che basta con le vele senza troppi sbattimenti. Attenzione alle insolazioni!
Sì, vale per tutti.
Avete messo la crema, gli occhiali e un cappellino? Se avete la pelle chiara meglio indossare ogni tanto anche la maglietta. Ma questo voi lo sapete. Lui invece?
Parlo del nostro amico peloso. Che fa? Non può sudare, per cui se fa molto caldo lo vedremo affannato. L’unico modo che ha poveraccio, è tirare fuori la lingua e respirare affannosamente. Per cui creiamogli uno spazio dove stare all’ombra. Teniamolo bagnato e magari prepariamogli un’asciugamano umido dove possa trovare ristoro e soprattutto, diamogli da bere, mi raccomando.
Momento crema per noi? Ottimo, mettiamone un po’ anche a lui, nelle parti più delicate. Evitiamogli inutili bruciori che come per noi, sono davvero fastidiosi.
6. Un tuffo dove l’acqua è più blu
Si sa, quando fa caldo, non c’è cosa migliore di fermarsi in mezzo al mare, buttare giù la scaletta e fare un tuffo dove l’acqua è più blu, niente di più. Battisti sapeva evidentemente cosa vuol dire.
A parte le fobie da pesce cane che riempie la testa solo di chi ha molta fantasia e vede troppi film, questo momento è davvero un sogno. Ovviamente con tutte le attenzioni del caso e che il vostro skipper avrà ben in mente e sotto controllo.
Una volta tornati a bordo la barca si bagna e diventa scivolosa, soprattutto se non c’è il teak. Come lo è per noi umani lo è senza dubbio per i nostri fedeli compagni di viaggio.
Lasciamogli indossato quindi un piccolo salvagente adatto alla sua taglia. Se non è particolarmente vivace non c’è bisogno di tenerlo legato e nel caso, fate in modo che si possa muovere liberamente, quanto meno quando siete fermi e non state navigando.
Chiedete magari all’armatore o al charter, una barca con la rete lungo le draglie (è il parapetto della barca). Utile per non far cadere cose di piccole dimensioni in acqua, come telefoni, macchine fotografiche, bambini o cani. Difficile certo ma possibile. Quindi piccole precauzioni per evitare grosse sorprese.
Che ne pensi?
Non senti già la voglia di essere con la tua famiglia e gli amici più o meno pelosi su una barca a vela, ormeggiati in una splendida rada dove le cicale fanno da colonna sonora, mentre ondeggiando su un amaca ti stai godendo il bello della vita che solo questo punto di vista sul mondo può donare?
Perfetto. Allora sai cosa fare per la prossima vacanza. Cerca subito una vacanze in barca con gli animali. Ci sono decine di offerte. Prova questa esperienza. Sarai felice di averla fatta tu e di averla condivisa con chi ami di più.
Perché se sai dove andare, saidisale. E se hai esperienze da raccontare, saicosafare 😉
Ciao, a presto
PS. Avete i vostri documenti? Bene, non dimenticate ovviamente quelli del vostro amico peloso. All’estero o comunque in ogni circostanza, possono essere molto utili, se non indispensabili.

La redazione
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