Barcellona: sole, mare e cultura

Barcellona è una di quelle città che non dormono mai, piene di vita, colori e sapori.
Si tratta di una meta molto gettonata per le vacanze estive soprattutto di noi italiani. Perfetta sia per weekend che per soggiorni più lunghi, rappresenta il giusto compromesso tra sole, mare, arte e cultura.
I lunghi mesi di sole, con temperature piacevoli e giornate che non terminano certamente col calare del sole, la rendono perfetta ogni tipologia di viaggiatori. Che siate in cerca di un weekend in una città d’arte, che vogliate stendervi al sole mangiando ostriche e sorseggiando un buon vino bianco, oppure che cerchiate un luogo di villeggiatura adatto a grandi e piccini, Barcellona non deluderà le vostre aspettative.
Situata tra il Mediterraneo e le montagne, ha sempre guardato al futuro, pur mantenendo gelosamente molte delle tradizioni che la rendono, ad oggi, una delle città più belle e interessanti d’Europa.
Cosa vedere a Barcellona
La Sagrada Familia è, insieme alle opere di Antoni Gaudì, massimo esponente del modernismo catalano, uno dei simboli di questa città. Impossibile quindi pensare di ignorare le alte guglie di questa basilica in costruzione dal 1882. Gaudì lavorò per oltre 40 anni a questo progetto, pur consapevole del fatto che la costruzione di questa magnifica basilica avrebbe richiesto decenni. Completò per prime le sezioni dell’edificio che si sviluppano in altezza, così da lasciare ai suoi successori una testimonianza precisa del proprio disegno artistico, ma a causa dei costi elevatissimi e delle difficoltà legate al progetto, ancora oggi non è terminata. E se il cantiere è diventato una vera e propria attrazione turistica, pare che una delle ultime stime parli di una conclusione dei lavori entro il 2030.
L’Eixample è un altro esempio di arte contemporanea applicata ad una città. Questo grande distretto commerciale e residenziale è infatti un piccolo museo urbano, pieno di piccole meraviglie ed edifici costruiti da Gaudì. Alcune delle opere d’arte che potrete ammirare semplicemente passeggiando lungo le strade principali sono:
- Park Guell – Un parco verde nel quale fermarsi a scattare fotografie, stendersi sull’erba per leggere un buon libro o consumare un pranzo al sacco.
- Casa Calvet – La prima delle tre case progettate interamente da Gaudì, specificamente per l’Eixample. Al piano terra vi è un ristorante particolarmente rinomato.
- Passeig de Gracia – La strada più famosa ed elegante di Barcellona, nonché quella da percorrere per godere di una vera e propria carrellata di modernismo.
- Museu de la Musica – Un museo della musica situato in un edificio progettato da Puig y Cadafalch.
- Casa Milà – Il secondo progetto per importanza di Gaudì per questo quartiere, costruita con pietre naturali, è caratterizzata dai comignoli surreali che sembrano sculture.
- Manzana de la Discordia – Questo blocco di edifici contiene palazzi costruiti da quattro dei Modernisti più famosi di Barcellona: Lluìs Domènech i Montaner, Antoni Gaudi, Josep Puig i Cadafalch ed Enric Sagnier.
- Avinguda del Tibidabo – L’area urbana modernista è attraversata dal “Tramvia Blau“, un tram blu che fa su e giù lungo la strada, unico nel suo genere ancora funzionante in Spagna.
Le spiagge più belle di Barcellona
Gli oltre 5 km di costa sono il paradiso degli appassionati di abbronzatura e sabbia dorata. Barceloneta è la spiaggia più vicina al centro cittadino e pertanto la più pratica da raggiungere. Se non avete voglia di prendere la metropolitana, potete semplicemente fare una passeggiata. In circa venti minuti vi ritroverete circondati da ristoranti dallo stile americano: poco oltre, una distesa di sabbia e il meraviglioso Mediterraneo.
La spiaggia Nova Icaria è invece frequentata da coloro che amano trattenersi tutto il giorno: sono moltissimi i ristorantini e i bar con tavolini poggiati direttamente sulla sabbia.
Mar Bella è la spiaggia preferita dagli amanti del windsurf. Si tratta infatti di un luogo particolarmente ventoso, caratterizzato dalla presenza di un’area per nudisti, frequentata soprattutto da giovani e millennials.
Playa del Bogatell si estende parallelamente a una lunga passeggiata lastricata usata per jogging, pattinaggio o semplicemente per una pedalata in bici. Qui i bar sulla spiaggia offrono musica trendy, ottime tapas e drink tipici.
Barcellona da mangiare
Come tutte le città spagnole, Barcellona è il paradiso dei “foodie“, gli appassionati del buon cibo sempre alla ricerca di piatti che stuzzicano la vista e il palato. La paella è sicuramente il piatto più iconico, conosciuto in tutto il mondo. Potete ordinarne due versioni. Una con riso, carne (principalmente pollo, ma le scuole di pensiero sono tante) e pesce, e l’altra soltanto con riso e pesce. Non sono da meno i churros. Si tratta di uno spuntino dolce tipico della cucina iberica e latino-americana che ormai spopola negli Stati Uniti. La pastella viene modellata a forma di bastoncino, fritta e spolverata generosamente con lo zucchero. Vengono accompagnati in genere da una ciotola di cioccolato fuso nel quale intingerli.
La Spagna – e soprattutto Barcellona – è famosa per le tapas. Ebbene le bombas sono uno dei piatti da tapas che troverete in qualunque locale. Si tratta di crocchette di patate grandi quanto una pallina da tennis, accompagnate da una salsa all’aglio e una particolarmente piccante.
A Barcellona il baccalà è una prelibatezza, e viene servito persino nelle insalate, come nel caso della esqueixada, composta da pomodori freschi, cipolle, olive nere e salsa romesco. Va gustata accompagnandola con un flute di cava, vino frizzante spagnolo, prodotto con lo stesso metodo dello Champagne ma con diverse varietà di uva.
Tornando in tema dolci, a Barcellona non potete non assaggiare il Mato, un formaggio di capra dolcissimo e non salato, che viene consumato con miele e noci tritate grossolanamente.
Immancabile inoltre la crema catalana, un dessert famosissimo anche in Italia. Si tratta di una deliziosa crema alla vaniglia con una crosticina croccante in superficie: assaggiate la versione originale a Barcellona, non ve ne pentirete!

La redazione