Fiabe per bambini | AlFIABEto e la lettera U: Ursula e gli Unicorni

Le fiabe dell’AlFIABEto contengono spesso giochi (ve lo ricordate il Gioco dell’Oca? E quello del Domino?) indovinelli, filastrocche, canzoncine… Oggi – nella storia dedicata soprattutto ai bambini e alle bambine il cui nome inizia con la lettera U – è il turno di una ricetta. Si tratta della ricetta del Latte di Unicorno, una bevanda “ricostituente” (così pare!), che è nata in un coffee bar di New York e che spopola sui social.
Ursula e gli Unicorni
Da dove nasce la passione di Ursula per gli unicorni? Probabilmente da uno dei suoi cartoni preferiti, che racconta le avventure della dolce Mia a Centopia, la Terra degli Unicorni. Come la ragazzina protagonista del cartone animato, Ursula fantastica di comunicare con gli unicorni. Con tutti quelli che disegna, ad esempio, o con gli unicorni stampati sulla tasca del suo zainetto o su molte delle sue magliette. Ma, soprattutto, con l’unicorno Ugo, il morbido, candido cavallino di peluche da cui Ursula non si separa mai. A parte il bianco del mantello e della criniera, Ugo ha il corno di color arcobaleno che, a detta della nostra bimba, si illumina, quando il magico animale deve rivelarle un segreto.
È sabato mattina e, come fa di solito, Ugo sveglia Ursula con una carezza sulla guancia e un nitrito.
«Bambina mia, è ora di alzarsi!» dice, accendendosi tutto a partire dalla punta del corno. «E, siccome ho notato che da qualche giorno hai poco appetito, ti svelerò la ricetta per una colazione da leccarsi i baffi».
Ursula si stiracchia e saluta con un bacio l’unicorno. Quindi presta attenzione a ciò che il peluche le bisbiglia in un orecchio: la ricetta per una strana, magica bevanda colorata!
«Mmm, che bontà!» esclama, dopo aver ascoltato Ugo. Vado subito dalla mamma a chiederle se me ne prepara una tazza».
In cucina, la mamma è presa a leggere qualcosa sul suo tablet. Ursula entra di corsa con l’unicorno sottobraccio e non fa in tempo ad aprir bocca, che la mamma la interrompe, dicendo:
«Aspetta, tesoro! Oggi ti preparo una colazione diversa dal solito, che dovrebbe piacerti un sacco… Pensa, si chiama Latte di unicorno!»
Ursula rimane a bocca aperta per la sorpresa, mentre la mamma comincia a prendere gli ingredienti e a mischiarli in un recipiente di vetro.
«È facile da fare ed è una bevanda che ti darà tanta energia» spiega la mamma. «Si prende una bella tazza di latte (mi piacerebbe farti assaggiare del latte di cocco!), si aggiungono uno o due cucchiaini di miele, mezzo cucchiaino di estratto di vaniglia e poi l’ingrediente segreto per renderla di un colore… Ma sì, di un colore blu da unicorno appunto!»
«E che ingrediente è?» domanda Ursula.
«È un’alga che si chiama spirulina. La vendono in polvere e ne basta mezzo cucchiaio. Eccola qua!»
La mamma aggiunge al latte la polvere di spirulina e mescola. Quindi fa scaldare il composto, che diventa di un bel colore celeste, e lo travasa nella tazza di Ursula (una tazza con sopra un unicorno, naturalmente!).
«Il Latte di Unicorno è pronto per essere bevuto» esclama soddisfatta. «Prima però, ci manca un ultimo tocco di magia. Che ne diresti di cospargerlo con le stelline di zucchero che ho comprato ieri al supermercato?»
Ursula si siede a tavola. Afferra la tazza e dice ridendo:
«Oh sì, mammina! Con le stelline di zucchero è tale e quale alla ricetta che mi ha bisbigliato nell’orecchio l’unicorno Ugo».
Rosalia Mariani

La redazione