Fiabe per bambini | AlFIABEto e la lettera V | Vittorio e il vascello volante

Oggi l’AlFIABEto vola in una terra lontana. La sua storia, che è rivolta particolarmente ai bambini e alle bambine il cui nome inizia con la lettera V (ma anche a tutti gli altri!), prende spunto infatti da una fiaba della tradizione russa. In questa antica fiaba c’è dunque un “vascello volante”, a bordo del quale incontriamo sette aiutanti magici, capaci di compiere imprese davvero straordinarie.
Vittorio e il vascello volante
Vittorio possiede un vascello. È un modellino in scala, che gli ha regalato nonno Vania.
«Questo è il famoso vascello volante di una fiaba russa» spiega Vittorio alla sorellina Valentina. «Il protagonista della fiaba lo ha trovato in un bosco, come ricompensa per aver regalato del pane ad un vecchietto affamato che in realtà era un mago».
«Ah sì?! E com’è che ce lo hai tu adesso?» chiede la sorellina.
«Perché il protagonista della fiaba sono io. E tra un momento parto a bordo del vascello e vado dallo zar a chiedere in moglie sua figlia».
«Che cosa è uno zar?» domanda ancora Valentina.
«Zar è il nome che si dava al re della Russia. Ma sta’ a sentire me ora!»
La piccola Valentina si presta al gioco del fratello e si siede comoda comoda sul divano, pronta ad ascoltare la storia che Vittorio sta per recitare.
«Prima di presentarmi allo zar sul mio vascello volante, devo prendere a bordo un equipaggio di sette personaggi straordinari» comincia a raccontare Vittorio.
«Perché?»
«Perché così mi ha consigliato il vecchio mago: con l’aiuto di questi sette uomini supererò le prove impossibili e i tranelli che lo zar mi costringerà ad affrontare. Oh, ecco il primo aiutante! È un uomo con l’orecchio appoggiato a terra».
«E che cosa ci fa con un orecchio appoggiato a terra?» interrompe Valentina incuriosita.
«Sente tutto quello che succede nel mondo, anche ciò che lo zar va dicendo riguardo alla prima prova. Non per niente si chiama Vocelontaeppurlasento».
«Che bella magia!» esclama Valentina.
«Dopo aver fatto salire a bordo Vocelontanaeppurlasento, imbarcherò il secondo, un uomo che cammina su una gamba sola, mentre l’altra la tiene appesa al collo».
«Perché cammina su una gamba sola e l’altra gamba la tiene appesa al collo?»
«Perché, quando cammina con tutte e due, è così veloce, che con un passo fa il giro del mondo. Il suo nome è Velocecomeilvento. Ma passiamo al terzo aiutante. Lo vedi? È un uomo con arco e frecce, che sta prendendo la mira».
«Per colpire che cosa?» insiste a domandare Valentina.
«Uffa!» sbuffa Vittorio. «Non importa il bersaglio. Ciò che conta è che Vedisenontibecco – è questo il suo nome – è capace di colpire qualunque cosa a qualsiasi distanza. Figurati se un tipo simile lo lascio a terra!»
La storia procede, così è la volta di Vogliomangiardellaltro e Voglioberedipiù. La coppia di aiutanti magici è utile nel caso in cui, come capita in molte fiabe russe, lo zar obblighi Vittorio e la sua ciurma a mangiare e bere cibo e latte in quantità esagerata fino a vederli scoppiare. Con un mangione e un bevitore mai sazi seduti alla stessa tavola, Vittorio e i compagni possono stare tranquilli: nessuno di loro rischierà di fare indigestione!
«Ne hai fatti salire cinque sul vascello» commenta Valentina a questo punto. «Mancano due aiutanti magici».
«Hai contato bene!» approva Vittorio. «Aspetta che ti accontento! Il sesto personaggio che mi aiuterà nelle prove porta un carico di legna sulle spalle».
«A che gli serve la legna? È forse un falegname?»
«Macché falegname! Questo mio amico eccezionale, che si chiama Vannovengonoesonotanti, ha il potere di far comparire un esercito di soldati invincibili non appena sparpaglia in terra i suoi legnetti. Che ci provi lo zar a schierare contro di noi la sua armata!»
«Forte!» esclama la piccola Valentina, che con la fantasia si vede già davanti agli occhi tanti soldatini della sua età. «Il settimo, invece? Quale magia è capace di compiere il settimo aiutante?»
«Il settimo personaggio che sale a bordo del vascello volante è…»
«Dai, dimmelo! Chi è?» incalza la sorellina.
«E smettila di interrompermi!» protesta Vittorio. «L’ultimo aiutante è Vincosulcaldo e ha le tasche piene di una paglia speciale: basta buttarsela intorno, quando c’è un caldo terribile, e subito il calore diminuisce e comincia a far freddo».
«Che strana magia!» esclama Valentina poco convinta. «A me il freddo non piace. Preferisco il caldo, io!».
«Già, ma se dovessi entrare in una sauna o in una vasca da bagno superbollenti come quelli che lo zar fa preparare per gli ospiti che vuole togliersi di torno, ti farebbe comodo eccome la magia di Vincosulcaldo!»
«Davvero lo zar è così cattivo, da far bollire le persone in una vasca da bagno?»
«Altroché! Lo zar è cattivissimo».
«Capisco» dice Valentina, scuotendo la testa pensierosa. «Ora però, visto che a bordo del vascello volante ci siete tutti, raccontami quali prove impossibili ti toccherà superare per sposare la principessa!»
Vittorio ci pensa un po’ su e risponde:
«Sai che c’è? Adesso che il mio equipaggio è al completo, credo proprio che partirò per un’altra avventura, lontano da zar e principesse. Non credi anche tu che sono un po’ troppo giovane per sposarmi?»
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Rosalia Mariani

La redazione