Fiabe per bambini – alFIABEto e lettera E: Elisa e l’Elefantino Elettrizzante

Per Edoardo, Erica, Eugenio, Eleonora, Ervina… Torna l’ AlFIABEto dei bimbi con la sua fiaba.
La fiaba è dedicata soprattutto ai bambini il cui nome inizia con la lettera E. Come sempre, è dedicata anche agli altri, perché tutti i bambini ci elettrizzano con la loro gioia di vivere!
Elisa e l’Elefantino Elettri…zzante
Tra i libri preferiti di Elisa ci sono quelli che raccontano le storie di Elmer, l’elefante variopinto.
Elisa legge e rilegge ad alta voce le storie dell’allegro e coloratissimo elefantino, ritrae l’elefante su fogli da disegno, che appende alle pareti della cameretta. Ed imita persino la sua risata contagiosa, la risata di uno straordinario Arlecchino, con la proboscide al posto di un buffo nasino!
A forza di sentir ripetere le avventure di Elmer, c’è qualcuno in casa di Elisa che vuol diventare pure lui un elefantino. Chi sarà mai questo qualcuno? Forse il criceto, che s’è stancato di correre tutto il giorno sulla ruota? O magari l’inseparabile cagnolino di pezza col carillon inserito dentro il pancino imbottito? Macché! A voler diventare un elefante è nientepopodimeno che…l’aspirapolvere (sì, proprio lui, l’aspirapolvere a traino col tubo flessibile lungo lungo, a strisce gialle e blu, che la mamma ha acquistato da poco in un grande centro commerciale!).
Un bel giorno, mentre Elisa sta disegnando come al solito il piccolo Elmer, intento a farsi il bagno dentro una pozza di succo di bacche, l’aspirapolvere si avvicina alla bimba e le parla.
«Secondo te non potrei essere anch’io un elefantino?» dice con la sua vocetta metallica. «Guardami bene: la proboscide ce l’ho, e per giunta colorata. Ho pure la coda, che è il filo della corrente…Che cosa mi manca per essere uguale a Elmer?»
Elisa, che è ancora in un’età in cui non ci si sorprende a sentir parlare qualsiasi oggetto, squadra l’aspirapolvere dalla cima del tubo aspirante alla presa della corrente.
«In effetti, ora che me lo fai notare, somigli proprio a un cucciolo di elefante. Sì, sembri un piccolo elefante con le ruote» risponde convinta.
«Con le ruote ed elettrico per di più!» conclude l’aspirapolvere, gongolando.
«Ti mancano le orecchie, però» aggiunge Elisa. «Forse dovresti sforzarti di immaginartene un paio. Che ne diresti di immaginartele a quadretti di tanti colori, come quelle di Elmer?».
«Oh sì, un paio di orecchie come quelle di Elmer mi piacerebbero. Perché allora non ce le immaginiamo insieme?»
«Ci sto!» approva Elisa. «Io immaginino che ti spunti una grossa orecchia a destra, tu pensi alla tua orecchia di sinistra».
Così Elisa chiude gli occhi e comincia a immaginare l’orecchia destra dell’aspirapolvere.
Anche l’aspirapolvere chiude i suoi due occhietti-per-finta (che in realtà sono i due bottoni situati di lato al tubo aspirante) e immagina la sua futura orecchia sinistra.
Immagina l’una, immagina l’altro, ed ecco che l’aspirapolvere in men che non si dica si ritrova fornito di due voluminose orecchie a quadretti colorati.
«Adesso sì che sei un elefantino!» esclama Elisa, battendo le mani. «Anzi, con la proboscide a strisce gialle e blu e le orecchie così variopinte somigli proprio all’elefantino Elmer…Da oggi in poi sei il mio Elmer, il mio elefantino colorato, aspiratutto ed elettrico».
«Aspiratutto, elettrico e anche elettrizzante!» conclude l’aspirapolvere, alzando il tubo-proboscide come farebbe un elefante vero.
«Elettri…che?» domanda Elisa, incuriosita. «Che cosa vuol dire la parola elettrizzante?»
«Elettrizzante vuol dire…aspetta e lo capirai da te!»
Elisa lo capisce subito dopo, quando il papà è costretto a rimandare la gita al mare per un improvviso impegno di lavoro.
«Avevo già preparato il mio nuovo costume da bagno…» protesta la piccola Elisa. «Invece mi toccherà annoiarmi tutto il pomeriggio, qui a casa».
La noia – si sa – ricopre di polvere grigia tutte le cose, comprese le pagine del libro preferito, i giocattoli, il cagnolino di pezza e persino la ruota del criceto.
«Uffa!» sbuffa Elisa, stracciando un disegno che non ha più voglia di finire. «Non mi va di disegnare. Non mi va di leggere, né di guardare la TV. Non mi va di giocare…».
«Non ti va di giocare neppure con me?» chiede l’elefantino-aspirapolvere.
«Mah, a dire la verità, sono troppo annoiata!»
L’elefantino-aspirapolvere non si perde d’animo: con diversi guizzi veloci della sua proboscide a strisce gialle e blu aspira via la polvere grigia che la noia ha disseminato su tutte le cose.
Così, quando la mamma propone ad Elisa di utilizzare le tempere nuove per dipingere su enormi fogli di carta da pacco, la bimba riacquista l’entusiasmo.
«Voglio disegnare la giungla e le scimmie…e un branco di elefantini per giocare tutti insieme» sussurra all’elefantino-aspirapolvere. «Anzi, sai che ti dico? Se stendo i fogli sul pavimento, possiamo disegnare e dipingere insieme!».
«Certamente! Mi basta impugnare il pennello con la proboscide, come farebbe Elmer, e il disegno è fatto! » risponde l’aspirapolvere tutto contento.
«Allora, dai! Che cosa aspettiamo? All’idea mi sento già tutta ele…ttrizzata!»
«Per forza, in compagnia di un amico elettrizzante come me…in che altro modo vorresti sentirti?»
Elisa ride. Ride anche l’elefantino-aspirapolvere. Ora, l’unico grigio che è rimasto è la tempera color grigio-elefante che Elisa e il suo fantastico amico useranno per dipingere!
Rosalia Mariani

La redazione