Giocare con i nostri figli: come e perché

Anche dopo una giornata pesante fuori casa cerchiamo di mettere da parte noi stessi per trascorrere del tempo a giocare con loro!
Ieri pomeriggio, rientrando a casa, mia figlia è corsa per le scale saltandomi letteralmente al collo abbracciandomi con tutta la forza che aveva. Sono momenti preziosi e indimenticabili che hanno bisogno di essere vissuti pienamente per non perdere qualcosa che probabilmente non tornerà. Giocare con loro è uno di questi momenti; riuscire ad entrare nella loro fantasia è uno spettacolo riservato a pochissimi e noi siamo tra questi!
Noi genitori non sappiamo valutare
Essere genitori non è come essere amici (e meno male!) e questo non ci aiuta a comprendere le loro necessità, anche ludiche. Il gap generazionale ci spinge a pensare che ci siano necessità reciproche troppo differenti e che queste ci spingano in direzioni differenti. Ma il vero problema in realtà siamo noi. Non siamo capaci di mettere da parte i nostri ideali lasciando spazio alle infinite possibilità che la loro fantasia ci mette a disposizione giocando. Ci annoiamo perché non riusciamo ad immaginare i loro spazi e a calarci nei loro “panni”. Basta poco comunque…
Ricominciare da zero
Facciamo un esperimento. Prendiamo i nostri figli e mettiamoci a loro completa disposizione. Non credo sia facilissimo perché significa abbassare la guardia, rilassarsi ed aprirsi completamente a qualcuno e a qualcosa di inaspettato. Chiediamo a loro cosa vogliano fare, a cosa vogliano giocare e magari forniamo già qualche idea. Pensiamo a cosa fanno di solito, se li abbiamo osservati, o a cosa sappiamo delle loro abitudini. Bambole, costruzioni, disegno, lettura… lasciamo che siano loro a guidarci per una volta. Se ci accorgiamo che stanno “oltrepassando il limite” sforziamoci di non essere bruschi e scontrosi. Assecondiamo i loro gesti, riscopriamo la nostra flessibilità! E poi, non dimentichiamo che giocare è utile anche per educare. In due si scambiano pareri, si intrecciano discorsi, si scoprono i propri spazi ed i propri limiti. Noi adulti sottovalutiamo l’importanza del gioco. E’ un valido aiuto a distrarsi, perché costringe a dedicare ad altro la nostra concentrazione. Giocare ci aiuta a rilassare il nostro corpo e la nostra mente, ad allentare la tensione e sicuramente ha lo stesso effetto sui nostri figli. Perché privarci di tanti benefici?
I ricordi che creiamo
Di quando ero piccolo ricordo poche cose. Non dimentico però come mi piaceva giocare con i miei genitori. Con mio padre facevamo il circo, io salivo sulle sue spalle in piedi e ricordo che riuscivo a vedere tutti i giochi che finivano sull’armadio ponte… Con mia madre costruivamo giochi di ogni genere: quando la varicella si è abbattuta su me e i miei fratelli abbiamo costruito una pista in cartone per le palline. Avevamo libri di bricolage, costruzioni, bambole mezze punk… Ci siamo divertiti con semplicità e di certo tutto questo ha aiutato a rendere fecondi la nostra fantasia ed il nostro estro! Giocare con i nostri figli lascerà un’impronta indelebile nei nostri figli! Servirà loro a ricordarsi della nostra presenza e questo darà loro sollievo.
Facciamo un gioco?
Silvano Campanale | Here you are daddy!

La redazione