Home Staging| questo sconosciuto

Da un po’ di tempo a questa parte si sente parlare di Home Staging: in Italia dal 2008 in poi sono nate in poco tempo diverse associazioni che mirano a rendere la professione dell’home stager sempre più qualificata.
Anche gli ordini professionali hanno captato il crescente interesse nei confronti di questa attività tant’è che sempre più spesso diversi corsi di aggiornamento professionale, mirati al conseguimento dei crediti formativi, trattano di questo argomento.

Ma, di preciso, cosa vuol dire Home Staging?
Letteralmente significa mettere in scena la casa ed è un po’ quello che fanno i professionisti che hanno deciso di intraprendere questa attività, nata in America agli inizi degli anni ’70: un po’ interior design, un po’ agente immobiliare, l’home stager ha il compito di valorizzare i pregi degli immobili attraverso una serie di interventi mirati a rendere gli stessi più appetibili ai possibili acquirenti (o inquilini).
Detta così può sembrare una cosa semplice ma in realtà quella dell’home staging è un’attività che prevede di base una serie di competenze trasversali che vanno dal marketing all’arredamento alla conoscenza approfondita del mercato immobiliare: dal punto di vista visivo, l’home stager deve essere capace di creare una sorta di coinvolgimento emotivo nel cliente in grado di un legame empatico con l’ambiente. Questo può avvenire attraverso una serie di interventi in apparenza semplici ma di fatto efficaci: uno dei più importanti è quello la pulizia, intesa non solo in senso classico ma anche come semplicità degli ambienti. L’obiettivo è quello di proporre al cliente un possibile scenario della sua futura casa e dunque occorre effettuare un profondo intervento di pulitura dei pavimenti, pareti & co all’interno del quale egli possa immaginare di vivere o lavorare proprio in quella stanza.
Fatto questo, se è il caso, si predisporrà una semplice tinteggiatura delle pareti in colori tenui in accordo con l’arredo che il professionista penserà per mettere in luce i pregi del locale. La progettazione prevede lo studio degli ambienti anche in termini di illuminazione, valorizzando i punti in cui è possibile godere della luce del sole. L’individuazione di un target di riferimento del cliente, un’attività in cui anche l’agente immobiliare potrà essere senz’altro d’aiuto, è un aspetto che l’esperto di Home Staging dovrà necessariamente analizzare prima della redazione del progetto: ciò gli consentirà di incontrare i gusti del possibile acquirente nell’ottica di quel coinvolgimento emotivo di cui accennavo precedentemente. Prevedere una consulenza di Home Staging in un locale da vendere o affittare vuol dire dunque aumentare le possibilità di concludere l’affare in tempi rapidi e dunque il consiglio è quello di rivolgersi ad un esperto del settore: le immagini utilizzate in questo articolo sono prese dal web (Pinterest)
Arch. Maria Leone

La redazione