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Interior Design | Tadelakt l’antica tecnica decorativa marocchina

E’ un’antica tecnica decorativa marocchina a base di calce, che permette di realizzare finiture molto interessanti per bagni, cucine, facciate, hammam, fontane vasi e oggetti vari.

La sua caratteristica principale è la resistenza all’acqua, determinata da una particolare calce idrata proveniente  dalle antiche fornaci di Marrakech. Le parti impure del calcare si comportano da inerti; non è quindi necessario aggiungere sabbia o altri aggregati. Questa particolare calce di origine marina, durante la lavorazione assorbe e mantiene molta acqua, determinando così un tempo di asciugatura più lungo e che permette all’artigiano di avere il tempo necessario per compattare e lucidare.

Il nome deriva dalla lingua dei Berberi,  o Imazighen  “uomini liberi”,  antichi popoli che abitavano il Nord dell’Africa; proviene dal verbo “dalaka”, che significa strofinare, levigare.

Il più antico esempio di  tadelakt , è il bacino idrico artificiale del padiglione Menara, un grande giardino a Marrakech,  dichiarato nel 1985, patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.

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La tecnica è stata tramandata oralmente da esperti artigiani e divenne sempre più richiesta per gli hammam, i palazzi e le abitazioni dei notabili.

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Al momento dell’utilizzo, la calce da tadelakt si mescola con acqua e si applica su superficie bagnate precedentemente, in modo che l’ancoraggio avvenga naturalmente, per reazione chimica. L’applicazione deve essere fatta su una base di intonaco molto ruvido, devono essere applicati due strati di materiale, che successivamente verranno compattati e lisciati con cazzuole metalliche.

Segue la lucidatura con  pietre di fiume tagliate, levigate e rifinite. Sono possibili anche delle decorazioni a graffito.

tadelakt per il bagno

Il giorno successivo, quando la malta si è indurita si applica uno strato di sapone nero a base di olio d’oliva, che protegge la superficie e la rende idrorepellente mantenendo la traspirabilità tipica del materiale.  Per aumentare la resistenza superficiale all’acqua (in caso di vasche, docce, fontane, ecc.) occorre stendere uno strato di cera d’api.

Per la colorazione si usano terre naturali, ossidi o colori resistenti alla calce.

materiali rivestimento muri

È possibile realizzare una vasta gamma di lavorazioni multicolori e personalizzate, ma il colore che preferisco è quello naturale, poiché le pietre di Marrakech sono di color marrone chiaro,  e alla fine del procedimento assumono una delicata e raffinata tonalità beige.

zona giorno tadelakt

Punti di forza del tadelakt:

  • aspetto estetico morbido, lucido, liscio al tatto e con colorazione leggermente disomogenea;
  • materiale impermeabile all’acqua, ma non al vapore acqueo, composto da prodotti naturali (materiale da bioedilizia);
  • la calce dell’impasto tende a contrastare la proliferazione di batteri sulle superfici e anche la formazione di macchie di umidità;
  • ideale per pavimenti dove si cammina a piedi nudi.

ristrutturazione tadelakt

Punti deboli del tadelakt:

  • fragilità ai colpi e la necessità di manutenzione regolare (per la pulizia si usa solitamente sapone neutro e acqua);
  • è importante riparare velocemente qualsiasi crepa, poiché ne derivano facili infiltrazioni;
  • i ritocchi sono sempre visibili e vanno visti come un piacevole segno di vissuto.

Innamorarsi di questo materiale è facile, è un ritorno alle origini, una poesia che sa di terra…

Arch. Valeria Masera

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