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Mobili per il ripostiglio

Nella progettazione degli spazi di una casa è fondamentale non trascurare la presenza di piccoli ambienti da utilizzare come ripostigli per riporre le nostre attrezzature da casalinghe.

Mi riferisco ovviamente a scope, palette, asse e ferro da stiro, detersivi ed in generale quanto serve per mantenere la casa pulita.

Svolgendo di fatto un ruolo cruciale nell’organizzazione domestica, occorre che gli spazi siano sfruttati con criterio attraverso la giusta scelta di mobili per il ripostiglio senza però trascurare l’aspetto estetico perché si sa che l’occhio vuole sempre la sua parte. Intanto, occorre capire dove creare il ripostiglio: posto che ogni progetto ha le sue peculiarità, di solito gli ambienti che ospitano ripostigli, piccoli o grandi che siano, sono bagno e cucina.

Entrambi si prestano bene ad accogliere questo tipo di ambiente: io trovo molto pratica la presenza del ripostiglio in bagno, dal momento che è qui che ci si trova a dover pulire con maggior frequenza. Inoltre, è possibile organizzare lo spazio in modo tale da farlo diventare anche lavanderia: Scavolini, azienda leader nel settore cucina e bagno, propone una serie di arredi ed accessori, disegnati da Idelfonso Colombo, che si integrano perfettamente all’interno del bagno garantendo la giusta funzionalità.

Gli armadi nelle foto, ospitano sia lavatrice che asciugatrice ed una serie di ripiani su cui riporre i detersivi: in particolare, la prima proposta – la prima a sinistra, per intenderci – prevede anche il vano in cui sistemare gli attrezzi del mestiere come ad esempio la scopa elettrica e l’asse da stiro. Per una maggiore ottimizzazione degli spazi più piccoli è possibile optare per il piano Cover, in cui l’asse da stiro si nasconde all’interno del piano e si estrae con movimento rotatorio.

Il ripostiglio organizzato con arredi Scavolini

Se invece preferite che il ripostiglio si trovi in cucina e siete ancora in fase di progettazione, il consiglio è quello di scegliere cucine che possano prevedere anche sistemi di storage (leggi stivaggio, un termine che non amo ma che rende l’idea): è il caso di Spatia, la cucina proposta da Arclinea per quadrature poco ampie.

In essa, l’isola multiservizio diventa il centro della cucina attorno al quale organizzare gli spazi utilizzando il sistema ad ante a scomparsa Pocket: tra le varie combinazioni presenti in catalogo, ho scelto di mostrarvi WIC, acronimo che sta per walk-in-closet, un vero e proprio ripostiglio in grado di contenere in pochissimo spazio lavatrice, asciugatrice e tutto il necessario per la pulizia della casa.

Il ripostiglio all’interno della cucina Spatia di Arclinea

Una volta che il vostro ripostiglio è diventato realtà occorre scegliere elementi che abbiano come caratteristica principale quella di occupare una porzione di spazio contenuta, i cosiddetti mobili salvaspazio: si tratta di arredi dalla forte connotazione pratica che per le loro ridotte dimensioni e la cura nel design possono essere sistemati sia all’interno di un ripostiglio che a vista in casa, ad esempio in camera da letto.

E’ il caso di Stir8 di Foppapedretti, azienda che di certo non ha bisogno di presentazione: si tratta di un mobile con piano da stiro a scomparsa in multistrato di pioppo dotato di rotelle antigraffio che consentono di spostarlo con facilità in ogni parte della casa. Di fatto, l’asse da stiro scompare all’interno del mobiletto che, per il suo design elegante e lineare, può essere collocato facilmente in ogni ambiente della casa: è disponibile nelle varianti naturale – illustrato nella foto – noce, bianco e canaletto.

Stir8 di Foppapedretti

Siete amanti del fai-da-te e volete cimentarvi nella realizzazione di un ripostiglio?

Eccovi un paio di dritte che potrebbero aiutarvi a realizzare un ripostiglio in cartongesso. Intanto prendete con attenzione le misure: sarà banale ricordarlo ma sulla base della mia esperienza vi dico che ripeterlo non basta mai!

  • Dunque armatevi di rollina, foglio e matita e segnate le misure necessarie, altezza inclusa: fatto questo riportate il rilievo in una scala (1:20 potrebbe già andare bene) che vi consenta di capire al meglio come procedere e soprattutto calcolare il numeri di pannelli necessari. I pannelli in cartongesso con relativi montanti e bulloni si trovano con facilità ed in diverse dimensioni nei centri commerciali.
  • Un altro consiglio potrebbe essere quello di prevedere una forma che sia il più regolare possibile: questo non solo per estetica ma anche perché piante dalle forme irregolari comportano difficoltà nel montaggio dei pannelli ed angoli che, una volta terminato il lavoro, sarebbe difficile utilizzare.

Arch. Maria Leone

 

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