Benvenuta primavera 2016: ecco perché è la stagione del senso di riscatto

Se ne sente parlare da un po’ di giorni, che la primavera astronomica 2016 inizia il 20 marzo anziché il 21.
A dire il vero questa data rimarrà tale fino al 2102, a volte con un’anticipazione ulteriore addirittura al 19 marzo.
L’Equinozio di primavera è variabile a causa della posizione che assume la Terra nella sua rivoluzione attorno al Sole: l’equinozio altro non è che il punto preciso in cui l’equatore celeste, ovvero la proiezione dell’equatore terreste nel cielo e l’eclittica si intersecano. Questo significa che un osservatore che si trova all’ Equatore può osservare a mezzogiorno in punto il Sole trovarsi esattamente al punto Zenith, ovvero perpendicolare alla Terra e determinare così una durata del giorno equivalente a quella della notte. Quest’anno il Punto Vernale, altra dicitura di Equinozio, nell’ emisfero nord è avvenuto il 20 marzo alle ore 5.30 del mattino.
La primavera meteorologica invece ha un inizio stabilito al 1 marzo, ovvero all’inizio del mese in cui avvengono i primi cambiamenti climatici peculiari della stagione. In questo modo avremo un’estate che inizia il 1 giugno, l’autunno il 1 settembre e l’inverno il 1 dicembre.
La Primavera è la stagione che raffigura il senso del riscatto
Le stagioni non si osservano solo esternamente a noi, esse infatti vengono interpretate dalle culture orientali come momenti particolari in cui fare attenzione ai cambiamenti interni. Nella cultura cinese la Primavera corrisponde al periodo in cui riemerge tutto ciò che è rimasto sepolto durante l’inverno. Come un drago che emerge dall’acqua, elemento invernale, si scrolla dalle alghe per ritrovare elasticità e si proietta verso il cielo, causando il primo tuono che porterà con sé la pioggia e farà crescere i germogli, rappresentati ora dall’elemento legno. Tutto ciò che abbiamo curato con calore ed amorevolezza nella stagione precedente, ora si appresta a nascere e crescere, riscattandosi dalla propria prigione sotterranea. La natura nella sua semplicità e movimento perpetuo ci mostra così come armonizzare al nostra esistenza ed evitare situazioni che possono sfociare in malattie: infatti una rabbia che diventa rancore sarà vista come una pietra che ci impedisce di sbocciare e ci terrà sottoterra, portando con sé scompensi al fegato, organo collegato alla rabbia e di riflesso ai muscoli, poiché non riuscendo a ‘’stiracchiarci’’ verso l’esterno, ad esternare e lasciare andare le situazioni eccessivamente gravose, questi perderanno di elasticità. E noi matureremo frustrazione anziché senso creativo.
La Pasqua e la Primavera. Lo sapevi che…?
Il senso di riscatto rimanda all’ immagine della Resurrezione di Cristo. Lo sapevi che la Pasqua si calcola proprio tenendo conto dell’Equinozio di Primavera? Il Concilio di Nicea del 325 d.C. stabilì che la prima domenica dopo il plenilunio successivo all’ Equinozio sarebbe corrisposto al giorno di Pasqua. La Pasqua cristiana pertanto non cadrà mai al di fuori del periodo compreso tra il 22 marzo ed il 25 aprile.
Alessandra Ci

La redazione