Mi piego ma non mi spezzo, fa caldo ma mangio lo stesso. Sbriciolata fredda agli Oreo e gelato. Senza stress…

Alleniamoci a reggere tutti gli urti della vita, compresa una cena a sorpresa con 40 gradi all’ombra e un dolce da preparare. Per fortuna ci viene in soccorso una Sbriciolata fredda agli Oreo e gelato.
Forse siete ancora in vacanza, forse dovete ancora andarci o, peggio ancora, state tornando o non ci andrete affatto. Nei primi due casi siete giustificati se non volete sentirne parlare, ma negli ultimi due, anche ad agosto, questa è la parola che fa per voi: resilienza.
E che d’è? Si staranno chiedendo quelli tra voi che sono spalmati su un lettino sotto il sole delle Maldive.
La resilienza è quella straordinaria, incredibile e per questo rara capacità di assorbire un urto senza spezzarsi.
Certo è facile scrivere una parola sul vocabolario e trovarne la definizione. Il difficile è metterla in pratica fuori dalla Treccani.
Tipo: è il giorno delle tue nozze e vieni abbandonata sull’altare con un whattsapp in cui lui ti dice che ha una storia con una da più di due anni, lei è incinta e niente… Addio.
Allora lì dovrebbe partire la resilienza. Cioè dire agli invitati, con il sorriso sulle labbra, che il banchetto di nozze si farà comunque, mangiare e bere con loro fino ad esplodere e il giorno dopo partire per il viaggio di nozze con uno dei testimoni dello sposo. E pensare al da farsi solo al ritorno.
Certo, facile a scriversi.
La resilienza richiede un forte grado di elasticità, solo così non andiamo in mille pezzi al primo urto ricevuto. Il problema è che l’elasticità diminuisce sempre di più con il passare degli anni. Il nostro corpo è sempre meno elastico, la nostra mente, purtroppo, anche.
In sostanza siamo carichi di resilienza quando ne abbiamo meno bisogno, per esempio a 20 anni, mentre dai 40 in sù la resilienza scarseggia come gli autobus a Roma ad agosto (e non solo…).
E allora che si fa?
Secondo l’articolo di freedamedia.it, che si è ispirato a questo pezzo del The New York Times, la resilienza è come un muscolo e va allenata. Prima della tragedia, ma pare sia possibile anche dopo.
Per la serie: se hai la tendenza a perdere l’unico autobus disponibile in tutta la città, allenati nella corsa per inseguirlo.
Ma la resilienza invece come si allena?
Pare che l’ottimismo aiuti. E se non ne hai di tuo, acquisiscilo. Sbatti fuori dalla tua vita le persone negative oppure, come un untore, contagia tutti con il tuo ottimismo straripante.
Ma puoi anche usare la resilienza per riscrivere la tua storia. Cioè, usa la batosta ricevuta per trarne insegnamenti e nuovi stimoli di vita. Ne uscirà una biografia nuova di zecca.
Non biasimarti sempre. Perché non tutto quello che accade è colpa tua. Certo potevi starci attenta, potevi capirlo da alcuni segnali, potevi arrivarci. Ma non si può controllare tutto tutto…
Pensa al passato. Pensa a chi conosci e se l’è vista molto più brutta di te, magari senza battere troppo ciglio. Ma pensa anche a te, alle prove che hai già superato, a come sei stata brava a farlo. Puoi farlo di nuovo. O almeno puoi provarci.
Anche aiutare gli altri allena alla resilienza. Aiutare e farsi aiutare. Avere amici e parenti pronti a sostenerti ti fa sentire più forte. Ma anche sostenere chi ne ha bisogno ti fa capire quali sono le vere priorità nella vita. E spesso non sono quelle per cui stai soffrendo tu.
Stress cammina con me! Pare che anche affrontare lo stress, accettare che faccia parte della nostra vita, inglobarcelo dentro e viverci allegramente insieme, prendendo delle sane pause per non impazzire, faccia bene alla resilienza. Se lo dite voi…
Abbandona il tuo divanetto posizionato da anni nella Comfort zone. Quindi fai cose nuove, mettiti in gioco, sfidati. Stressati di più per stressarti di meno!
Insomma, lo stress aiuta ad essere più forti. Punti di vista… Io però, almeno in cucina, preferisco non stressarmi e allora: Sbriciolata fredda agli Oreo e gelato. Niente cottura, niente creme, niente di niente.
Sciogliete 100gr. di burro e lasciate raffreddare un po’. Intanto prendete 300gr. di biscotti Oreo e sbriciolateli finemente (con tutta la loro cremina centrale).
Versateli nella ciotola con il burro sciolto e amalgamate bene. Prendete una teglia di quelle a cerniera (la mia è da 22cm.), versate metà dell’impasto sulla base e stendete bene aiutandovi anche con le mani. Mettete in freezer per almeno 30 minuti. Trascorso il tempo, prendete la teglia e spalmateci sopra 400gr. di gelato a piacere (il mio era nocciola). Ricoprite con il resto del composto di biscotti e tenete la vostra Sbriciolata fredda agli Oreo e gelato in freezer per almeno 1/2 ore prima di servire.
Aprite lo stampo a cerniera e staccate, con delicatezza e magari aiutandovi con un coltello bagnato, la sbriciolata dalla base dello stampo.
La Sbriciolata fredda agli Oreo e gelato è pronta, voi vi siete stressati poco e potete concentrarvi su altri stress che vi renderanno fortissimi!
Miss Brownies

La redazione