Tetti verdi: cosa sono e quali vantaggi apportano alle nostre case?

In molti progetti di BioArchitettura vengono proposti i tetti verdi, una soluzione innovativa per il benessere dell’uomo e dell’ambiente, in grado di contribuire al bilancio energetico degli edifici e al rapporto ossigeno-anidride carbonica nell’atmosfera, aumentando in questo modo la superficie verde in città.
Inoltre i tetti giardino sono di notevole impatto sull’estetica e sull’utilizzo di superfici come quelle di copertura, che spesso sono inutilizzate.
- Cosa sono?
I tetti vegetali sono tipi di coperture che utilizzano terra o un altro tipo di substrato (materiale alleggerito fibroso) e dei vegetali al posto delle tradizionali tegole. Possono essere applicati su diversi tipi di coperture, dalle coperture piane ai tetti inclinati delle civili abitazioni, alla copertura dei parcheggi interrati.
Storicamente, la costruzione di coperture vegetali è una tradizione in molti paesi scandinavi e del nord Europa, mentre qui in Italia è un’innovazione legata alla bioedilizia e rappresenta una delle principali strategie per limitare l’impatto ambientale della costruzione.
Il mix tra substrati e vegetali permette di realizzare delle coperture relativamente ben isolate, protette dall’aria e dall’acqua, resistenti al vento e al fuoco. Il tutto tramite materiali facilmente reperibili.
Si distinguono due tipologie di tetti verdi:
- Il “tetto verde intensivo” (giardino pensile) che prevede uno strato di terreno di coltura di circa 10 cm e piante di altezza limitata.
- Il “tetto verde estensivo” che prevede uno strato di terreno che va dai 40 ai 60/80 cm e l’utilizzo di piante che possono raggiungere anche altezze più elevate.
- Come si realizzano?
La realizzazione di un tetto verde risulta abbastanza semplice e la manutenzione dipende dal tipo di vegetazione scelto.
Solitamente si realizza in opera, dopo un attento studio della capacità di portata della struttura di copertura.
Sulla soletta portante si posano una guaina impermeabilizzante e uno strato protettivo, sopra la quale si alternano diversi strati (strato di separazione, strato termoisolante, strato di separazione, drenante, di separazione, substrato vegetativo e vegetazione).
Attualmente sono disponibili in commercio alcune soluzioni pronte, per esempio: moduli prefabbricati installabili su balconi e tetti piatti, senza la necessità di realizzare lavori preparatori. E’ comunque sempre necessario affidarsi a ditte specializzate.
Affinché questa struttura vegetale resti in vita, queste coperture devono prevedere una serie di sistemi che ne permettano il corretto funzionamento.
- Quali sono i vantaggi?
La scelta di adottare una copertura verde apporta numerosi i vantaggi economici ed ecologici:
- riduzione del fabbisogno energetico dell’edificio e quindi alla riduzione delle emissioni di CO2 e l’inquinamento urbano
- risparmio sulle spese di riscaldamento e condizionamento dell’edificio. (La presenza del tetto giardino influisce sul microclima del tetto riducendo la temperatura dello stesso durante il giorno in estate, e comportando una minore dispersione termica durante l’inverno)
- riduzione dell’inquinamento acustico. (Questo perché il substrato di coltura e le piante costituiscono una barriera alla propagazione delle onde sonore).
- filtraggio dell’acqua piovana inquinata
- possibilità di insediamento di ecosistemi animali in ambienti urbani
- riduzione degli effetti delle “isole di calore urbane”
- protezione del manto impermeabile e prolungamento della durata
Concludendo questo è uno strumento per nuovi linguaggi architettonici, ma soprattutto una scelta intelligente, green e smart che andrebbe diffusa anche tramite una politica di incentivazione.
Quindi… tetti verdi per tutti prossimamente?

La redazione