Il Punto D

Quando mi è stato chiesto di tenere una rubrica che avesse come tema una visione positiva sulla vita mi sono chiesta prima di tutto cosa significhi avere una visione positiva sulla vita.
E soprattutto se ne avessi una mia, un’idea che fosse mia, che venisse da me.
Siamo tutti quanti circondati e letteralmente bombardati da frasette fatte e messaggi vari, sopraffatti da idee costruite su luoghi comuni saldi come pilastri di cemento armato, emozioni low cost generate da frasi tratte da libri di cui non abbiamo mai visto nemmeno la copertina, sazi di pregiudizi culturali e pensieri altrui che viaggiano sui social network e che con un click postiamo sulla nostra bacheca.
Ma mica è roba nostra quella.
Sembriamo tutti sapere il “fatto nostro di tutto”, sembriamo sempre tutti sicuri di noi, sempre “sul pezzo”.
Orgogliosamente orgogliosi e consapevoli.
Ma quanto c’è di noi, di nostro in tutto questo?
Ce l’abbiamo una visione nostra? Un’idea nostra?
E io ne ho una mia?
Ed è accettando di tenere una rubrica su questo argomento – impegnativo e di grande responsabilità – che ho capito che la visione positiva è un valore prezioso e necessario, qualcosa che forse varrebbe la pena condividere, per vedere quanti siamo.
Cosi che ho deciso di accettare la sfida: trovare la visione positiva della vita.
Perché essere positivi sulla vita – nonostante tutto e tutti – non è la meta, è viverla.

La redazione