Un buon Personal Branding inizia da una buona immagine coordinata

Si è abituati a sentire dire che “l’abito non fa il monaco” intendendo con questa espressione che se dietro a una bella presentazione di sé stessi non c’è la sostanza, tutto il castello esteriore cade miseramente.
Se tutto ciò è molto vero non bisogna però ricordarsi che davanti a un contenuto, un prodotto o un servizio impeccabile anche una corretta e buona presentazione è molto utile e fortemente indicata.
Immaginate infatti voi stessi quando nella ricerca di un prodotto nuovo vi imbattete in molte presentazioni. Sicuramente verrete attirati da quello che a prima vista ha una immagine interessante, fresca e d’impatto e che in qualche modo vi comunica qualcosa e che quindi vi spinge a saperne di più e a approfondire il tema.
Riflettete quindi su questo aspetto quando pensate al nostro Personal Branding o alla presentazione di un vostro servizio. Anche l’immagine esteriore ha la sua importanza, in questo caso parliamo di immagine coordinata, e quindi ci riferiamo a tutto quello che appartiene alla comunicazione visiva che va dal logo alla scelta dei colori e dei caratteri, dalla definizione del tipo di immagini e di scatti e al coordinamento di tutti materiali utilizzati.
La prima regola di una corretta immagine coordinata è che deve essere coerente con il prodotto o il servizio che offrite, la seconda che deve essere utilizzata in tutti i materiali di comunicazione che voi usate: dai biglietti da visita al vostro sito, dai folder di presentazione alle etichette prodotto e così via.
Ma vediamo i singoli aspetti principali.
Innanzi tutto il marchio: è l’elemento che racchiude la parte leggibile, in pratica la vostra firma, con la parte grafica, e quindi un disegno. Racconta la vostra identità e che vi rende riconoscibili ed è quello che le persone ricordano di voi. Capite quindi quanto sia importante studiarlo in modo corretto perché deve esprimere la personalità di chi siete e cosa fate e necessita che sia facile da comprendere ma anche memorabile e originale.
Nello studio dell’immagine coordinata di un prodotto o un servizio si definiscono quello che si chiamano Font. In pratica i caratteri che verranno utilizzati in tutti i materiali. Innanzi tutto per definire quale font utilizzare è bene distinguere fra le due grandi famiglie: i font con le grazie e quelli senza grazie. In pratica i caratteri con gli allungamenti alla loro fine (con grazie) che verranno utilizzati in genere nei testi lunghi sulla carta stampata e quelli senza allungamenti (detti senza grazie o bastoni) che saranno da preferire nel web. Ogni carattere ha poi una sua personalità e quindi la sua scelta dipende sempre dalla coerenza con quello che voi volete esprimere.
La scelta dei colori da utilizzare è un altro aspetto fondamentale nello sviluppo della vostra immagine coordinata. Anche i colori esprimono un certo tipo di personalità e quindi la loro scelta deve essere in grado di raccontare la vostra professione. Esistono studi molto precisi in questa direzione che vanno dalla scelta del colore primario fino alla realizzazione della palette generale che andrà utilizzata nei diversi materiali della vostra comunicazione. Una regola fra tutte? Non esagerare con la scelta ma restate coerenti con quello che volete proporre e tenete in considerazione del target a cui volete proporre il vostro servizio.
Un ultimo grande aspetto riguarda le immagini da utilizzare. Esistono sia le banche immagini dove poterle comprare sia le potete realizzare voi stessi. Non esiste la norma migliore ma la regola da seguire è che le immagini dovrebbero sempre essere coerenti fra di loro e avere uno stile simile e un trattamento uguale che le accomuni così che facciano in modo che il vostro target vi riconosca e che la vostra marca diventi memorabile.
Da quello che avete letto fino a ora vi siete potuti rendere conto che l’immagine coordinata non è un aspetto da sottovalutare e anzi, che il suo sviluppo andrebbe affrontato con l’aiuto di un professionista, perché è quella che parla di voi e per voi, che vi rende riconoscibili e memorabili e dovrebbe essere quindi una scelta “a vita”.
Daniela Pellegrini

La redazione