Autonomia | Quando a chiederla sono i nostri figli

Da quando siamo tornati dalle vacanze estive Rebecca ha manifestato il desiderio di avere maggiore autonomia.
Più volte chiesto di poter uscire da sola con le amiche o addirittura andare da sola in giro per il nostro quartiere.
Viviamo a Milano, in una zona centrale dove conosciamo tutti o quasi quindi, con un’ansia mostruosa, sorrido e dico a Rebecca che può uscire da sola o con le amiche. Le ripeto mille volte tutte le raccomandazioni del mondo e poi con il cuore in gola la vedo uscire dal portone di casa. Seguo con lo sguardo la sua carrozzina allontanarsi e respiro profondamente ripetendomi: il mondo è pieno di brava gente non succederà nulla.
Questa settimana per la prima volta si è spinta un po’ più in là ed è andata con un’amica a fare shopping in Buenos Aires (strada dello shopping low cost per eccellenza di Milano). Abbiamo ripassato insieme le vie che deve fare se non vuole incappare in barriere architettoniche e i negozi dove può entrare senza problemi (l’80% degli esercizi commerciali a Milano non hanno la pedana per entrare).
Tempo previsto dell’uscita due ore, alle cinque mi chiama e mi dice che sta facendo merenda, ma Emma non riesce a darle da mangiare e mi chiede di andare ad aiutarla. Io esco come un fulmine e in 5 minuti arrivo. Lei è tutta felice perché ha acquistato una t-shirt di un noto marchio di denim ad un prezzo ragionevole.
Mi rassicura dicendomi che la t-shirt è in cotone 100%, che non ha comprato una felpa che le piaceva ma che sembrava uno straccio e che vorrebbe comprare invece un’altra felpa ma aspetterà i saldi perché è troppo cara. Mi ripete che la commessa del negozio è stata super gentile e disponibile, seppur giovanissima. Mentre torniamo a casa vedo gli sguardi della gente, c’è chi sorride, chi passa frettoloso.
Io penso che Rebecca sta crescendo e che ogni giorno sempre più mi chiederà autonomia e indipendenza.
Poi improvvisamente si ferma, mi guarda e mi dice: mamma è stato bellissimo oggi, alcuni commessi sono stati gentili, altri per niente. Hai visto ho comprato una t-shirt che piace anche a te!
Allora penso che lei è una forza della natura, che devo mettere a freno le mie mille ansie e che spero sempre che incontri persone che la possano aiutare perché io non sarò eterna e lei non sempre vuole che io sia la sua ombra. Quando era piccola e non sapevo ancora della sua terribile patologia, non vedevo l’ora che crescesse per vederla indipendente, ora l’idea che è già in seconda media mi terrorizza! Fra due anni il liceo, le uscite serali. Una cosa alla volta: giusto?
Elena Muserra De Luca

La redazione