La camicia è donna. Mode e modi per indossarla.

Uno dei capi da avere assolutamente nel guardaroba femminile è la camicia.
Qualche settimana fa abbiamo affrontato un argomento molto interessante, ovvero quale dress code indossare nell’ambiente lavorativo, dando anche degli utili consigli sui capi irrinunciabili da indossare in ufficio.
Tra questi, non vi sarà sicuramente sfuggito, vi ho proposto anche la camicia e non solo per il lavoro ovviamente!
La camicia infatti è davvero un capo passepartout e che non bisognerebbe mai farsi mancare nell’armadio perché si adatta perfettamente a mille situazioni.
Prima di entrare nel vivo dell’argomento però, vi svelo una curiosità: la camicia viene spesso considerata un capo evergreen, ma legata più ad un concetto di moda moderna o contemporanea, mentre invece ha origini antichissime, anche se all’inizio apparteneva quasi esclusivamente al guardaroba maschile, un po’ come è accaduto con i pantaloni, per anni appannaggio esclusivo degli uomini e poi sdoganati da Chanel negli anni ’20.
La camicia era infatti nota sin dai tempi della tarda romanità, ma naturalmente lontana dall’idea di camicia che abbiamo noi oggi: era infatti realizzata con tessuti “poveri” come il bisso e il lino, molto lunga e indossata esclusivamente sotto la tunica.
Nel Medioevo la camicia iniziò a divenire più ricercata: i cavalieri usavano indossare camicie ricamate dalle proprie dame e nel ‘600 la camicia, ormai elegantissima e ornata da pizzi, divenne uno dei capi cult dell’aristocrazia, proprio a simboleggiare uno status sociale privilegiato. A quei tempi solo i nobili potevano indossare la camicia bianca e fu così ancora per molto tempo, anche se la fisionomia della camicia iniziò nuovamente a cambiare nel periodo barocco grazie all’invenzione della cravatta.
Pian piano nel corso dei secoli la camicia mutò forma, linea, persino colore: nel 1860 apparvero le prima camicie colorate, ma solo per il giorno, mentre la camicia bianca restava l’elemento vestimentario più elegante e riservato alla sera.
Fu così che la camicia, attraversando epoche e stili e arrivando a conquistare diversi ambiti, persino quello sportivo, arrivò infine nei guardaroba femminili portando tutta la sua eleganza senza tempo.
La camicia infatti è sempre simbolo di una certa ricerca estetica, persino quando è casual e realizzata in un tessuto informale come il jeans.
Ha infatti la capacità di rendere subito particolare qualsiasi outfit e di riuscire a cambiare anima a seconda dei tessuti, delle lunghezze, dei colori e dei dettagli che la caratterizzano.
La camicia più conosciuta e utilizzata ancora oggi nell’ambito della moda femminile è naturalmente, ancora una volta, l’intramontabile camicia bianca: elegante, minimal e passepartout, si abbina perfettamente con tutto, da mattina a sera.
Una camicia bianca, di linea avvitata e con colletto regolare, diventa subito formale e impeccabile sotto ad un tailleur per andare a lavoro; lasciando qualche bottone aperto e con le maniche leggermente arrotolate è perfetta con una bella gonna a ruota colorata e fa subito Sixties, mentre con una pencil skirt in colori basic è estremamente elegante e femminile e si accorda perfettamente per un appuntamento romantico. Magari resa ancora più preziosa da un gioiello importante come una bella collana.
Sono veramente mille gli usi di una camicia bianca e non ha proprio nessuna controindicazione, anche se per ovvi motivi è meglio evitarla in occasioni nelle quali è possibile sporcarsi facilmente.
Nella storia della moda contemporanea fu Gianfranco Ferrè a trasformare letteralmente la camicia bianca dandole nuova vita attraverso tagli inediti e lavorazioni particolarissime. Lo stesso rinnovamento lo si può trovare nella collezione estiva firmata Dior, andata in passerella alla Paris Fashion Week, con camicie assolutamente rinnovate nella forma e nello stile.
Allo stesso modo la camicia nera, sempre di linea basic, è uno dei complementi perfetti da indossare h24 con qualsiasi cosa: sotto ad un abitino sbracciato, con un blazer a contrasto o tono su tono per un total look super intrigante, con un tailleur grigio o panna per il lavoro e persino per una cena elegante. La versione da sera in chiffon trasparente, molto utilizzata dagli stilisti, è naturalmente bellissima e riservata per le occasioni più ricercate.
San Andrès Milano l’ha proposta total black con inserti floreali pastello e ruches a fondo manica.
Naturalmente ci sono infinite tonalità che si possono scegliere per una camicia, quest’anno ad esempio, come mostrato dagli stilisti sulle passerelle pensate per la primavera 2017, vanno tantissimo tutte le tonalità pastello. Una bella camicia rosa o celeste o persino verde acqua diventa subito un capo chic e glamour, da indossare anche per una cerimonia di primavera, abbinata ad una gonna bianca magari, molto estiva, e ad un soprabito o un trench pastello tono su tono. Si può prendere spunto da Marni, uno dei brand che per questa primavera ha puntato su camicie chiarissime e destrutturate, molto chic, o Jil Sander che le ha proposte bianche e con ampie maniche arricciate sulle spalle. Versace ha invece portato in passerella camicine minimal e arricciate sul fondo in un tenero celeste.
Molto di moda quest’anno anche il fucsia, il rosso e persino il tanto celebre Greenery, lanciato da Pantone come colore dell’anno. Certo una camicia in questa tonalità non è facilissima da abbinare, ma se amate osare, con un pantalone bianco e accessori arancio o celeste sarete bellissime. Tra gli altri ha proposto camicie colorate Max Mara, che ha puntato sull’abbinamento con giacchini ton sur ton.
Molto di moda al giorno d’oggi anche le camicie stampate: dalle stampe floreali ai pois, passando per le righe e le stampe tapestry, c’è solo l’imbarazzo della scelta.
Queste sono perfette anche per il lavoro, se abbinate a capi sobri e in colori basic: una camicia bianca a pois neri o una con dei fiorellini sobri è perfetta sotto al tailleur o al blazer ed è elegante e femminile senza strafare.
Per la primavera/estate 2017 sono molti gli stilisti che hanno proposto camicie stampate, da Marras a Gucci, da sempre molto legato alle stampe anni ’70, senza dimenticare le righe di Ermanno Scervino, i fiorellini di Comptoir des Cotonniers e le stampe con profili a contrasto di Fendi (che ha proposte anche camicine bianche e leggere e con righe accentuate).
Ovvio che una camicia molto colorata, esagerata nelle decorazioni o estremamente particolare va sempre indossata in abbinamento a capi e accessori più basic per non “pasticciare” e va riservata ad occasioni più sociali che lavorative: un aperitivo, una cena con le amiche, una festa, una serata in disco e così via.
Più che i colori però, a caratterizzare l’anima di una camicia è il tessuto con cui viene realizzata e i suoi dettagli, quali colletto, polsini e bottoni.
Questi elementi sono infatti davvero in grado di dare ad una camicia tutto un altro aspetto: dal collo alla coreana a quello arricciato con ruches e volants, dal collo botton down a quello grande e a punta, tipico degli anni ’70, la camicia assume tutto un altro spirito.
Stesso discorso per i polsini e ancor di più per i bottoni: una camicia con dei bottoni gioiello, anche se basic, diventa subito estremamente elegante e perfetta da indossare per occasioni speciali abbinata ad una gonna o un pantalone basic (perché il bottone gioiello già richiama molto l’attenzione e ricopre in pieno la parte “bijoux” dell’outfit quindi meglio non sovrapporre troppi elementi). Per la primavera-estate 2017, ad esempio, Jil Sander ha proposto camicie dalle lunghezze over, soprattutto per le maniche, mentre Aquilano Rimondi ha lanciato la camicia corta, senza bottoni e con maxi polsini, con le maniche ampie e dal sapore jap.
Il tessuto con cui è confezionata la camicia poi fa davvero la differenza: il lino è perfetto per le camicine estive, magari con il collo alla coreana, i bottoncini semplici e la maniche corte; il cotone è un evergreen che va bene in qualunque stagione, spesso mixato a tessuti elasticizzati per rendere la camicia più aderente e femminile; la seta è il materiale più ricercato e riservato alle camicie più eleganti.
Una camicia può essere ovviamente anche in jeans, perfetta per outfit casual abbinata a pantaloni in denim o cotone e scarpe sportive. Tra le più belle viste in passerella ci sono le camicie in jeans con ampio collo sfrangiato come quelle viste da Philosophy by Lorenzo Serafini.
Una camicia può essere anche in velluto (lo scorso inverno andava molto il velluto liscio e cangiante), in flanella per l’inverno, in tessuto Oxford, con il caratteristico effetto ad intreccio e persino in popeline o in tela. Senza dimenticare il pizzo, lo chiffon e tutti quei tessuti che rendono subito la camicia un capo prezioso e ricercati. E poi ci sono tutta una serie di materiali particolari come il fil-a-fil, leggero e versatile; il giro inglese perfetto per le camicie estive per più traspirante; il twill, che dona pregevoli riflessi e lo Zephir, leggero e fresco che sono riservati a particolari tipologie di camicie.
Insomma, una camicia (e meglio ancora più di una) non può proprio mancare nel nostro guardaroba ed è sicuramente un acquisto da fare senza ripensamenti.
Giovanna Vitacca

La redazione