Beauty routine coreana step by step

E’ noto ormai a tutte le appassionate di beauty che, le donne coreane hanno sempre un viso incantevole. Un vero e proprio viso da bambola di cera. Senza impuritá, con una pelle liscia e delicata da far invidia a tutte noi.

Ma come fanno, queste donne, a curare la pelle cosí bene da risultare cosí perfetta ad occhio nudo?

Prima di leggere i consigli di questa beauty routine però, ricordatevi che, le donne coreane partono avvantaggiate dalla predisposizione genetica. Quindi, un pochino di fortuna in più rispetto a noi italiane.

Vediamo adesso insieme i passaggi, step by step, di questa meravigliosa routine che ormai sta spopolando da diversi mesi.

1. Olio detergente struccante per rimuovere ogni traccia di make-up.
2. Detergente schiumoso per eliminare le impurità
3. Esfoliazione viso per rimuovere eventuali punti neri
4. Tonico viso per ripristinare l’equilibrio della pelle
5. Essenza viso un prodotto intensivo idratante
6. Siero viso con azione super idratante
7. Maschera in tessuto
8. Crema contorno occhi
9. Crema idratante viso
10. Protezione solare la mattina o maschera da notte per la sera.

Questi sono i 10 passaggi della routine di bellezza coreana.

Ogni passaggio va effettuato, secondo loro, due volte al giorno. Ma noi, crediamo siano sufficienti solo alcuni di questi passaggi per tenere bene idratata la nostra pelle. Sopratutto quando il tempo a nostra disposizione é veramente poco.

Assolutamente sí alla protezione solare la mattina prima di uscire per proteggere la pelle del viso ed evitare eventuali macchie causate dal sole. Struccante e tonico per rimuovere al meglio i residui di trucco e maschera in tessuto ed esfoliazione una sola volta a settimana se non avete tanti inestetismi. La crema idratante é importante sia la mattina che la sera prima di andare a dormire, insieme al contorno occhi se avete qualche rughetta.

Per il resto, cercate sempre di utilizzare prodotti adatti al vostro tipo di pelle senza esagerare mai con troppi prodotti. Meglio pochi ma buoni ed utilizzati con costanza.

Martina Calabrò