Home decor | Gipsy style e la vita è a colori!

Ogni casa racconta chi ci abita, ogni casa parla del proprio proprietario. Io ho un’arredo minimalista, semplice nei toni e con grandi spazi liberi, raccontano esattamente chi sono, del mio bisogno di ordine visivo attorno a me, del mio amore per i colori pacati (bianco/nero/grigio), e di qualche tocco di marrone per scaldare gli ambienti.
Ho amiche che sono esattamente il mio opposto, che amano mixare colori, stili e stoffe con grande eleganza e raffinatezza, sia nel proprio abbigliamento che nell’arredo della propria casa.
È lo stile che si identifica con il nome di “Gipsy style”, colorato e allegro, per case “da vivere” con leggerezza e ironia, per sentirci liberi, un po’ freak e felici.
Più che un preciso modo di disporre mobili e accessori, si tratta di creare un certo “disordine creativo” mescolando oggetti riciclati, poltrone in tessuti patchwork e accessori gitani, con un tocco etnico e decisamente variopinto.
Elementi must per l’arredo Gipsy Style sono:
- le piastrelle colorate,
- tessuti dai toni decisi (dallo zafferano al turchese, dal mandarino al bouganville),
- le lanterne,
- l’uso della latta laccata,
- le statue e i quadri con soggetti religiosi,
Nell’arredo Gipsy Style non possono mancare:
- arredi d’antan,
- cuscini,
- tappeti,
- ninnoli e vasi di vetro,
- statue pennute e fantasie batik,
- ricami materici,
L’ispirazione dell’arredo Gipsy style arriva dagli sfarzi dei caravan gitani e dallo stile folk degli Anni ’60 e ’70, con un mix di colori e fantasie floreali, forme, colori, pattern sparigliati, mixati, stratificati ad arte.
Per i Gitani la ricchezza significa – anche nell’arredo di casa o roulotte che sia – riempire ogni spazio, rivestire ogni superficie, decorare ogni oggetto.
Per i Gipsy il nido domestico deve essere carico, sovrabbondante e unico nel suo genere. 
Il mio suggerimento è di proporlo, nei nostri appartamenti, in piccole dosi: in una mise en place o in un angolo da valorizzare, facendoci guidare dall’estro e dall’umore.
Per le pareti possiamo utilizzare i rivestimenti in mille varianti e finiture, boiserie, carte da parati, decori adesivi … e poi ancora cuscini e tappeti, tendaggi allestiti in più strati e corredati di scorritenda originali, magari con cordoni e pomoli decorati. Possiamo anche osare le tende in pizzo colorato.
Se scegliete una carta da parati vistosa, applicatela su una o due pareti al massimo nello stesso ambiente, così da lasciare un po’ di respiro visivo.
Ultimo tocco: i lampadari. Ne esistono di spiritosi, realizzati con materiali colorati e riflettenti, ideali per attrarre l’attenzione a centro stanza, meglio se grandi e debordanti di specchietti e pendenti in oro e argento.
La ricetta da seguire ha tre ingredienti: curiosità nomade, estro e magia!
Arch. Valeria Masera

La redazione