Anniversario motocicletta: ripercorriamo le moto storiche anni 70, 80 e 90

Buongiorno amici, la bella stagione ormai è iniziata ed è ormai tempo di parlare di moto, per la precisione di moto storiche, e di quelle simbolo dei decenni scorsi, anni 70, anni 80 e anni 90.
147 anni fa, nel 1869, veniva brevettata la prima motocicletta della storia, e da allora di moto ne sono state inventate non poche, ma qualcuna è rimasta nelle memorie e nei cuori, anche a distanza di parecchi anni, classificandosi come moto simbolo per eccellenza. Una moto può rimanere un mito nel tempo per diversi motivi, vuoi per l’estetica accattivante, vuoi per l’affidabilità e la buona progettazione, vuoi per il numero delle vendite e l’apprezzamento dell’utilizzatore finale, il motociclista!
Logicamente non posso elencarvi tutti i modelli quindi ne ho scelti alcuni che fin da piccolo per me sono stati di riferimento.
La prima di cui voglio parlarvi e la SUZUKI RG GAMMA 500. Questo modello 2 TEMPI prese il soprannome di “bara volante”, per via dell’esuberanza del suo motore 4 cilindri 2 tempi derivato direttamente DALL’ RG GAMMA 500 da competizione che vinse il titolo MONDIALE nel 1982 con FRANCO UNCINI. Nel 1984 venne presentata al salone di colonia e l’anno successivo messa in produzione. Il motore raggiungeva i 95 cv a 9500 giri ed una velocità massima di 240 km/h e l’accelerazione sui 400 metri avveniva in 11,4 secondi: una bomba per quegli anni.
La seconda moto di cui voglio parlarvi è la Honda Africa Twin. Questa moto l’ho scelta perché nelle sue diverse versioni e stata secondo me la prima moto che dava la possibilità ai normali motociclisti di sognare e provare a rievocare i grandi raid africani come la Parigi dakar, facendo concorrenza alle più blasonate BMW di quei tempi. Ancora oggi è una moto ricercatissima e la disponibilità di buoni usati ne certifica la buona scelta progettuale di casa Honda. tant’è che è stata riproposta recentemente (ne avevamo parlato qui)
La terza moto che per me ha contribuito alla storia del motociclismo e la Honda Shadow. Questa custom fece il suo debutto nel 1983 e a confermare il buon progetto del motore sta il fatto che negli anni subì piccolissimi interventi di miglioramento rimanendo quasi inalterato. Fu un successo di vendite per molti anni e oggi viene scelta come base per molte customizzazzioni.
L’ultima moto di cui vi parlo è la Honda CB 500 FOUR, messa in produzione nel 1971. Fece clamore all’epoca perché più comoda e maneggevole della più potente 750 e con un motore più docile e parco nei consumi così da essere a disposizione di quasi tutte le tipologie di utenti.
Queste sono ovviamente scelte dettate da gusti soggettivi e dalle emozioni che una moto può evocare. Tutte le moto sono belle, poi ognuno di noi ha delle preferenze e tutte vanno rispettate.
Come sempre vi saluto augurando buona strada a tutti!
Riccardo Chizzolini

La redazione